DDL Coercizione - Modifica Art. 23 e 24 C.P.

Namiko_ ◉ 27 November 2024

Premessa

Vista la poca chiarezza del Codice Penale, e nell' intenzione di garantire un procedimento più corretto alla cittadinanza, si propone quanto segue. 


Il Codice Penale, per quanto lungo e strutturato, presenta ancora alcune lacune, che possono compromettere il corretto svolgimento di un processo da parte dei Magistrati Giudicanti all'interno della Magistratura della Repubblica. Lo specificare ulteriori procedure oltre ai casi già previsti dalla legge, non è altro che una tutela verso il Popolo e una semplificazione verso il lavoro del Magistrato Giudicante.


Stesura a cura del Magistrato Dott. MattyTomas




Prefazione

Nella società contemporanea, il delicato equilibrio tra libertà individuale e responsabilità collettiva è una sfida costante. In un contesto democratico, il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini è il pilastro su cui si fonda la convivenza pacifica e prospera. Tuttavia, esistono situazioni in cui è necessario agire con fermezza per proteggere il tessuto sociale e garantire il benessere di tutti i membri della comunità.

La coercizione, intesa come l'uso di forza fisica o psicologica per ottenere il controllo su un individuo o costringerlo ad agire contro la propria volontà, rappresenta una minaccia reale per la stabilità e la coesione sociale. Situazioni di abuso, violenza domestica, coercizione economica e altre forme di oppressione possono lasciare cicatrici profonde nella comunità, compromettendo il suo sviluppo e la sua fiducia nei confronti delle istituzioni democratiche. Sebbene si possa pensare che tali comportamenti siano già puniti dal nostro Codice Penale, la realtà è ben diversa.

La coercizione non è una semplice minaccia; essa è il condizionamento e la limitazione delle libertà altrui, per via di mezzi fisici e/o psicologici.


Troviamo infatti non tutelato in alcun modo, chiunque, sotto costrizione di terzi, esegua azioni, contro la propria volontà. Questo è l'obiettivo di questo Disegno di Legge. Tutelare coloro che, contro la propria volontà, il proprio senso critico nonché la propria virtù, eseguano azioni sotto coercizione.


D'altra parte, si intende inoltre inasprire le misure verso chi applica la coercizione su individui subalterni a sé stessi.




Corpo

Con questa misura, si predispone l'attenuante per "coercizione subita" e pertanto di aggiungere al Titolo V, Articolo 24, Comma 1, del Codice Penale, il sottocomma:


g) l'aver agito sotto coercizione, cioè aver subito una forza fisica o psicologica tale da controllare o costringere l'individuo a compiere azioni che siano contro la propria volontà;


Inoltre, si predispone l'aggravante per "coercizione provocata" e pertanto di aggiungere al Titolo V, Articolo 23, Comma 1, del Codice Penale, il sottocomma:


l) l'essere stati coadiuvati all'esecuzione dell'illecito da parte di individui, che siano stati indotti, da parte di chi ha compiuto il reato, a compiere azioni per mezzo di coercizione, cioè applicando una forza fisica o psicologica tale da controllare o costringere gli/l'individuo, con una posizione subalterna, a compiere azioni che siano contro la propria volontà;




Firmato a Metropolis, in data 04/05/2024

Magistrato Dott. MattyTomas

On. Sen dome24ita

ID #449